domenica 16 marzo 2008

CAMPAGNA CONTRO LA REPRESSIONE SU INTERNET

Ciao Amici di "SorridiLaVita"...,

oggi voglio parlarvi di una iniziativa lanciata da Amnesty International che personalmente ritengo molto importante:
si tratta della "Campagna Globale Contro la Repressione su Internet"!!

Su Internet si può trovare di tutto: dalle cose più belle, a quelle più squallide, dalle opportunità più valide, alle truffe più sfacciate...
Ma è uno strumento che permette a chiunque di esprimersi, di far conoscere le proprie opinioni, di fare informazione..., anche a chi non ha grandi mezzi finanziari o non ha nessun tipo di appoggio!!!

"Internet può essere un grande strumento per la promozione dei diritti umani: gli attivisti possono far sapere al mondo cosa accade nel proprio paese con un solo click" dice Amnesty International, ed è vero...

Non dobbiamo dare per scontata la libertà di esprimersi e di far sentire la propria voce...!

Pertanto vi invito a leggere con attenzione questo post, o a visitare il sito di Amnesty International...

Uniti possiamo cambiare le cose...

Andymico65











CS80-2006: 20/07/2006
Irrepressible.info
Amnesty International lancia una campagna globale
contro la repressione su internet

Dopo il successo del lancio della campagna della Sezione Britannica di Amnesty International per la libertà d’espressione su internet, l’organizzazione per i diritti umani rende da oggi globale la propria azione, attraverso l’iniziativa irrepressible.info.

La campagna di Amnesty International ha l’obiettivo di restituire al web la sua caratteristica di forza per il cambiamento, a fronte della crescente disponibilità delle aziende ad aiutare la censura e la repressione.

Dall’Iran alle Maldive, da Cuba al Vietnam, i governi stanno intensificando il giro di vite nei confronti di chi usa internet per comunicare i propri punti di vista e contestualmente negano ai propri cittadini l’accesso alle informazioni.

Il quadro della repressione è il seguente: utenti di internet arrestati, internet café chiusi, chat room sorvegliate, blog cancellati, siti bloccati, notizie dall’estero censurate, motori di ricerca sottoposti a filtri per non trovare “risultati” sensibili...

Internet può essere un grande strumento per la promozione dei diritti umani: gli attivisti possono far sapere al mondo cosa accade nel proprio paese con un solo click. La gente ha un accesso senza precedenti a informazioni provenienti da un numero amplissimo di fonti. Ma il potenziale di internet per il cambiamento è sotto l’offensiva di quei governi che non tollerano la libertà d’informazione e di quelle aziende che sono disposte ad aiutarli a reprimerla” – denuncia Amnesty International.

Sun Microsystems, Nortel Networks, Cisco Systems, Yahoo! e Google sono tra le compagnie che collaborano coi governi per censurare internet o rintracciare singoli utenti.

Nel 2004, Microsoft ha messo a disposizione delle autorità israeliane informazioni sul fisico nucleare Mordechai Vanunu, senza che questi ne fosse a conoscenza o avesse fornito il proprio consenso; queste informazioni sono state usate per incriminare Vanunu per aver avuto contatti con la stampa estera.
Vanunu è sottoposto al divieto di avere tali contatti.
Questo provvedimento, che di per sé è una violazione dei diritti umani, è stato appena rinnovato per un altro anno.
Sebbene il giudice del processo in corso abbia accolto la richiesta di non usare le informazioni fornite da Microsoft, i dati sono nelle mani delle autorità israeliane e potrebbero essere usati per continuare a limitare la libertà di Vanunu.

Chiediamo agli utenti di internet di ogni parte del mondo di andare sul sito irrepressible.info e firmare l’appello per sollecitare tutti i governi e le aziende a rispettare la libertà su internet” – è l’invito di Amnesty International.
Le aziende spesso rivendicano un comportamento eticamente responsabile, ma la loro cooperazione nella repressione rischia di renderle complici di violazioni dei diritti umani e di danneggiare la loro credibilità”.

Le adesioni alla campagna irrepressible.info saranno presentate a novembre a un’importante riunione dell’Onu sul futuro di internet. Insieme al lancio della campagna irrepressible.info,
Amnesty International ha diffuso un rapporto sul ruolo di Yahoo!, Microsoft e Google nella repressione su internet in Cina.

L’apparato repressivo di Pechino è considerato particolarmente all’avanguardia rispetto ad altri paesi e le aziende paiono particolarmente desiderose di collaborarvi.

Firma gli appelli a Microsoft, Google e Yahoo !

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia
- Ufficio stampaTel. 06 4490224
- cell. 348-6974361
- e-mail: press@amnesty.it









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